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Channel: Dario Citati – Pagina 27 – IsAG // Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie
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T. Graziani al Congresso Europeo sul Bahrayn

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Tiberio Graziani, presidente dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), è stato invitato ed ha preso parte al Congreso Europeo de Solidaridad con el Pueblo de Bahrein, svoltosi a Madrid il 25 e 26 giugno 2011, presso l’Hotel Jardin Metropolitano di Avenida Reina Victoria, 12.L’evento è stato organizzato da Junta Islàmica de la Comunidad de Madrid, “Por la Paz Ahora”, Asociaciòn Ahlul Bait e Comité de Solidaridad con Bahrein, in collaborazione con Federaciòn Musulmana de Espana, UMME, Cambio e Plataforma “Mujeres Artistàs”.

Tiberio Graziani ha preso parte alla sessione domenicale, dal titolo Occidente y la crisis de Bahrein, moderata da Manuel Dominguez Moreno (presidente del Gruppo EIG Multimedia, direttore della rivista “Cambio 16″).T. Graziani (primo da destra) In questa stessa sessione sono intervenuti come relatori anche Waseem Alkhateeb (direttore di “Alhalbait.nl”), Teresa Aranguren (giornalista esperta di Medio Oriente), Anna Stamou (direttrice delle pubbliche relazioni dell’Associazione Musulmana di Grecia), Juan José Véliz (direttore di “Islamisktforum.se”) e Emilio González Ferrín (arabista, professore presso l’Università di Sevilla).

La locandina dell’evento in pdf, col programma completo, si può scaricare cliccando qui.

Di seguito la Dichiarazione di Madrid, siglata in conclusione dei lavori dai partecipanti.

 
Tiberio Graziani La sessione con T. Graziani Alcune spettatrici Un momento del CongressoDICHIARAZIONE DI MADRID (trad. it. di F.S. Angiò)

Il Congresso Europeo di Solidarietà con il Popolo del Bahrein esprime la sua incondizionata solidarietà al popolo del Bahrein, vittima di una repressione selvaggia e costante da parte del suo stesso governo e di un’invasione di truppe straniere guidate dalle forze militari dell’Arabia Saudita.

La repressione contro il popolo del Bahrein è stata simboleggiata dalla distruzione del monumento situato in Piazza della Perla, epicentro delle manifestazioni in favore della libertà che hanno avuto luogo a Manamà e altri città a febbraio e marzo. Lo sgombero della piazza, ottenuto con l’uso di carri armati ed elicotteri, ha provocato la morte e il ferimento di centinaia di persone, tra cui donne, bambini e anziani, il cui unico crimine è stato chiedere libertà, democrazia e la fine delle torture e delle vessazioni che caratterizzano l’azione del regime della famiglia Al Jalifa in Bahrein.
Poco dopo, le truppe saudite e del Bahrein hanno circondato numerose località tagliando l’erogazione di energia elettrica e posizionando blocchi sulle vie di comunicazione per controllare la popolazione. A ciò si sono aggiunti i blitz negli ospedali, come quello di Suleimaniya, dove feriti, medici, infermiere e personale sanitario sono stati arrestati e torturati.
La sola colpa dei medici e del personale sanitario contro cui si è scatenata la repressione – che viola tutte le norme e regole etiche internazionali e che, pertanto, dovrebbe essere condannata a livello internazionale – è quella di aver fatto il loro dovere e assistito i feriti. Al contempo, la condanna abbattutasi sugli attivisti per la democrazia per il solo fatto di chiedere per il popolo del Bahrein gli stessi diritti contenuti nella Dichiarazione delle Nazioni Unite e nelle altre convenzioni internazionali rappresenta un altro affronto inaccettabile per il diritto e la decenza internazionali.
Il Congresso vuole sottolineare in particolare il ruolo eroico svolto dalle donne nella lotta per la libertà in Bahrein e mostra la sua solidarietà verso tutte quelle detenute, inclusa Ayat al Qarmezi, ed esige l’immediata scarcerazione di tutte loro.
A ragione di ciò, il Congresso chiede:
- l’immediata liberazione di tutti i prigionieri politici del Bahrein.
- l’immediata messa in pratica delle riforme politiche chieste dal popolo del Bahrein, che garantiscano le libertà e i diritti per tutti i cittadini, incluso quello di eleggere democraticamente la forma di governo, secondo le norme internazionali.
- il ritiro delle truppe d’occupazione saudite e degli altri paesi del Golfo e la cessazione di ongi ingerenza di questi paesi negli affari interni del Bahrein.
- la fine delle torture, violenze sessuali e altri maltrattamenti compiuti dalle forze di sicurezza del Bahrein.

- il processo per crimini di guerra e contro l’umanità presso un tribunale internazionale nei confronti del sovrano del Bahrein, Hamad bin Isa al-Khalifa, e di tutti i membri della sua corte e del suo governo che sono colpevoli di tali fatti, e del re dell’Arabia Saudita, Abdula bin Abdul Aziz, e di tutti i membri della sua corte e del suo governo che, a ogni livello decisionale, abbiano preso parte all’invasione del Bahrein. Allo stesso tempo, è necessario processare tutti i militari e i membri delle forze di sicurezza del Bahrein e saudite colpevoli di crimini contro il popolo del Bahrein.

Il Congresso esprime inoltre la sua solidarietà verso tutte le dimostrazioni di sostegno al popolo del Bahrein che hanno luogo in diversi paesi, in particolare verso quelle manifestazioni nate nelle città saudite in favore del popolo del Bahrein e a sostegno della democrazia e della libertà nella stessa Arabia Saudita.

Madrid, 26 giugno 2011


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